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Non è anacronistico. Ci si sposa ancora. C’è ancora chi pronuncia quel fatidico “sì, lo voglio”. Chi sogna che arrivi quel giorno. Il giorno più bello. Come in una fiaba. Per esserne protagonista.
Vestito, fiori, cerimonia, foto, pranzo, viaggio e molto altro ancora. Sono innumerevoli gli aspetti da coordinare. Ecco perché c’è molta tensione organizzattiva. Tutto deve andare nel migliore dei modi.
Chi lo ha fatto ha sicuramente i suoi aneddoti da raccontare. Oltre ad un album fotografico in formato Treccani e un video da fare invidia a un kolossal cinematografico, da mostrare.
Chissà come si è trovata a gestire tutte queste urgenze nei suoi matrimoni Cristiana Bianchi. Parlo di matrimoni, non perché Cristiana sia la Liz Taylor italiana, con vari mariti alle spalle (ndr per la cronaca è felicemente sposata con il suo “unico” marito da tredici anni). Bensì perché lei è una wedding planner e non solo, come vedremo.
“Tutto nasce dalla passione. Mi è sempre piaciuto organizzare feste, ritrovi… mettere insieme delle persone e farle divertire… se a questo aggiungiamo il mio animo romantico, dove mi sento sempre innamorata e mi sembra di vivere come una principessa disneyana… il cerchio si chiude perfettamente con quello che sto facendo… non è un semplice lavoro… è la mia vita!”. Con un tono entusiastico Cristiana mi risponde alla domanda del perché si arriva ad organizzare matrimoni.
E pensare che il percorso di Cristiana, comune a quello di molti altri, non è stato così perfettamente lineare. C’è voluto del tempo per trasformare questa sua passione in una professione. Questo perché, ancora una volta i talenti e i sogni devono essere messi da parte per qualcosa di più concreto. L’importanza del ‘pezzo di carta’. Perciò arriva una laurea e poi l’insegnamento per le scuole dell’infanzia.
Per fortuna una scelta non così traumatica dal momento che fare la maestra per dei piccoli bambini dà delle notevoli soddisfazioni, come lei stessa mi racconta. Però ora è giunto il momento di perseguire ciò che sente più suo.
L’occasione si presenta nella primavera dello scorso anno. Cristiana che già aveva intrapreso dei corsi come consulente d’immagine, viene invitata per organizzare una Fiera Sposi sul Lago di Garda. E’ l’inizio. Da questa esperienza Cristiana capisce che quello è il suo mondo.
“Non è facile, perché comunque non è strettamente nella mentalità italiana quello di delegare l’organizzazione di un matrimonio… si ha un’errata percezione che siano solo altri soldi da spendere, non capendone il risparmio economico di poter contare su una persona che ha già dei contatti aperti con i diversi fornitori… oltre naturalmente il risparmio in termini di stress”.
Effettivamente mentre Cristiana parla, mi vengono in mente situazioni da film americani o comunque di un stile di vita altolocato. Esternando questo mio pensiero però lei mi puntualizza – “l’organizzazione di un matrimonio non è solo per persone benestanti… è chiaro che il budget che si mette a disposizione incide in termini realizzativi, ma posso garantirti che si possono realizzare ottime cerimonie anche con valori economici più contenuti”.
Poi le chiedo quali sono gli step organizzativi che si seguono e dalla risposta di Cristiana si capisce la sua professionalità – “io devo sempre rispettare le esigenze degli sposi… seguire il loro stile, i loro gusti… infatti dopo un primo incontro con loro, chiedo di cosa hanno bisogno, dal momento che potrebbero necessitare di essere seguiti anche in una sola delle attività previste… s’individua un tema da seguire e stabilite le necessità inizio la ricerca per loro, gli preparo due o tre soluzioni che poi vado a presentargli… insomma la mia figura è quella di coordinare e di vegliare che tutto fili liscio… deve essere un sogno che si corona!”.
L’organizzazione è il punto attorno al quale ruota l’attività di Cristiana. Che siano matrimoni, eventi o feste, la sua attitudine nel fare è perseguita. Ma ci sono un altro paio di aspetti interessanti nel lavoro di Cristiana. Il primo consiste nella consulenza d’immagine.
“… in maniera presuntuosa potrei dire che aiuto a stare bene con se stessi… in maniera empirica invece ti rispondo che il portamento, il bon ton, la seduzione… lo studio della persona, sono tutti mirati ad aumentare l’autostima della persona stessa… mi è sempre piaciuta la psicologia, la sociologia, l’antropologia… è affascinante capire il comportamento umano come cambia a seconda di dove si trova e come si trova… pensa allo studio della figura, al cercare di trovare l’abbigliamento più adatto al singolo… all’importanza dell’armonia cromatica… se ne sono accorti anche nel cinema quando è stato abbandonato il bianco e nero e si facevano dei test di colore per rendere le attrici più felici o più tristi a seconda delle necessità date dal copione… Johannes Itten insegna a tal proposito… ricordiamoci sempre che il nostro occhio ricerca l’armonia…”.
A sentire queste parole non so se mettermi a piangere o ridere, dal momento che normalmente indosso la prima cosa che mi capita al mattino. A mala pena controllo se è stirata o meno. Ma poco importa, mi convinco che un capo un po’ stropicciato faccia un po’ uomo vissuto. Incuriosito però da tutta questa metodologia, chiedo a Cristiana a questo punto che mi racconti anche dell’operatività legata alla scelta del capo giusto da acquistare.
“Fare la personal shopper ha diverse sfaccettature. Prima di tutto da parte mia c’è un sopralluogo nei negozi dove accompagnerò il cliente… questo perché la persona che si affida a me deve andare a colpo sicuro… cioè trovare il capo giusto risparmiando tempo… poi c’è anche il contesto ‘visita’ della città… infatti capita spesso di essere incaricata da turisti ad organizzargli un vero e proprio shopping tour… questo è divertente e permette di vivere, diciamo il lato fashion di una città… poi mi piace ad esempio organizzare un week end di shopping a Londra, a Parigi oppure trovare delle formule originali per fare shopping… con un’amica abbiamo organizzato in un negozio proprio il test del colore… oppure in un’altra occasione ho fatto da consulente in una situazione d’acquisto all’insegna del vintage… insomma le occasioni e la fantasia femminile non mancano”.
In questo tourbillon di acquisti, colori, città alla moda mi vengono in mente le quattro simpatiche amiche di Sex & The City, ma questo non lo dico a Cristiana. Invece mi congratulo con lei per la caparbietà e professionalità con la quale sta portando avanti questa sua passione.
Prima di lasciarla però non posso non chiederle quale sarebbe il matrimonio ideale che le piacerebbe organizzare e lei mi risponde con tre aggettivi: “elegante, raffinato ed unico… insomma un gran galà, ma senza essere fastoso… è fondamentale anche qui osservare l’equilibrio delle cose”.
Come nelle migliori fiabe non mi rimane che concludere con una frase di rito. E vissero per sempre felici e contenti.