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Ci sono modi diversi per vivere New York. Guardando dei film, se ci si limita alla vasta scelta cinematografica ambientata nella Grande Mela. Entrando in un film, se la si visita come un grande set hollywoodiano. Girando un film, se si è ben attrezzati di videocamera e macchina fotografica per testimoniare quanto visto agli amici al ritorno in patria.
Per un italiano che arriva per la prima volta nel cuore del mondo ci sono poi delle altre componenti. La visita a tappe obbligatorie come la Fifth Avenue, Central Park e Times Square. Negozi e grandi catene distributive dove far ricettacolo di acquisti su commissione di amici e parenti. Il mangiare, ed ecco che si stilano lunghe liste di ristoranti e ristorantini vari dove per un motivo o per un altro è doveroso andare. D’altronde lo hanno fatto tutti i nostri predecessori. Perché non farlo?
Però esiste anche un approccio diverso di scoperta della città, che non rinuncia all’italianità dello spirito senza per questo cadere in cliché oramai consolidati. Il tutto va sotto il nome di iNewYork e a pensarlo sono due giovani compatrioti: Luca Colnaghi e Cristina Villa.
La storia di questi ragazzi è significativa, nonché dimostrazione, qualora ce ne fosse bisogno della veridicità del sogno americano. Lui negli Stati Uniti per un dottorato in Medicina Molecolare prima e come ricercatore in Neuroscienze alla Columbia University dopo. Lei laureata in lingue e pubbliche relazioni, dopo uno stage in Italia, ora lavora per un’agenzia di comunicazione statunitense che lancia grandi marchi europei nella terra a stelle e strisce.
Fin qui potrebbe apparire come una delle tante storie di cervelli in fuga. Invece la cosa ha dei connotati ben differenti. Dopo una vacanza a New York, i due intraprendenti protagonisti sentono l’esigenza di fare un’esperienza all’estero più completa. Nessun abbandono della terra natia. Nessuna rivalsa nei confronti del vecchio stivale. Solo una voglia di provare qualcosa di diverso, accompagnata da una grande dose di entusiasmo.
Iniziata la vita newyorkese si presenta fin da subito ciò che poi gli farà scaturire un’idea. Parenti e amici vogliono andare a trovarli. La scusa della lontananza esiste, ma c’è l’occasione pure di visitare il centro nevralgico del mondo. Ecco che vengono sommersi di richieste. Dove alloggiare, cosa visitare, cosa valga veramente la pena vedere. E’ così che per far fronte a questi quesiti, dopo un po’ Luca e Cristina pensano di realizzare un sito internet dove raccogliere gran parte delle informazioni che sistematicamente gli vengono domandate.
La cosa funziona. Non bene, ma benissimo. Praticamente è un successo. Quella prima piattaforma web, non solo soddisfa le curiosità di un cerchio ristretto di conoscenze, ma nel giro di poco tempo arriva a toccare punte di ventimila visite al mese. Tutto questo perché Luca e Cristina riescono non solo a dare informazioni sulla città, ma affilarne la qualità, impostando il tutto su proporre cose che loro stessi fanno. Insomma proporre una New York non da semplici turisti, ma da italiani che vi abitano.
E’ così che iNewYork in poco tempo diventa un punto di riferimento informativo per tutti quegli italiani che vogliono organizzare una visita a New York, ma allo stesso tempo per coloro che vivono in Italia, e nostalgici di questa metropoli, vogliono tenersi aggiornati su tutto ciò che accade là.
Ecco che l’intuizione di Luca e Cristina si è trasformata in qualcosa di concreto. Un progetto che continua ad evolvere ed aumentare di valore e d’interesse, tant’è che ora hanno assunto anche una persona che li aiuti nell’evadere le continue richieste.
Ma l’iniziativa di questi due ragazzi italiani ha anche un’altra particolarità. E’ pregna di passione, nel senso che entrambi hanno messo qualcosa di loro in iNewYork. Un esempio su tutti, l’amore per la bicicletta di Luca – “la prima cosa che ho comprato dopo il materasso” mi racconta – ha fatto scaturire l’idea di proporre escursioni su due ruote della città. Ed ecco che in 3/4 ore permettono ai turisti italiani di vivere quasi tutte le facce di New York, pedalando per quello che loro hanno nominato il percorso MabroQueens. E qui le sensazioni vanno ben oltre ad ogni immaginario cinematografico. Respirando l’odore dei cibi dei diversi quartieri in bicicletta, si ha la possibilità di scoprire una città che difficilmente le guide tradizionali riuscirebbero a descrivere.
Ora Luca e Cristina che continuano comunque le loro rispettive carriere come ricercatore lui e nell’ambito della comunicazione lei, hanno entrambi un desiderio. Visto come il tutto è nato e cresciuto in maniera spontanea, ma allo stesso tempo ben strutturato e con risultati invidiabili, vorrebbero fare un ulteriore passo in avanti. Consolidando ulteriormente la loro presenza su New York, come riferimento per tutti quegli italiani che vogliono raggiungere la Grande Mela, dopodiché allargarsi agli interi Stati Uniti, perché come già mi anticipa Luca: “… ho già individuato una serie di itinerari fuori New York, che io e Cristina abbiamo già fatto, che potrebbero fare innamorare ancora di più gli italiani di questa nazione…”.
Intanto proprio Cristina coltiva il sogno di creare un vero brand forte e conosciuto da tutti in Italia, che propone viaggi alternativi negli States. Sarà per sua deformazione professionale, ma mi sa che ha buone probabilità di riuscirci.
Per il momento è tutto qui da New York. A voi la linea Italia.