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“Un lavoro che non è un mezzo, ma un fine”. Nel suo caso si potrebbe aggiungere una missione. Una di quelle che raccontata ad un ragazzo appare un sogno. Una di quelle che spiegata ad un adulto rimane ai più incompresa. Protagonista di questa missione è un uomo. Ad accompagnarlo sacrificio e determinazione. Perché seppure sia un gioco, è la perfetta metafora di quello che deve essere la vita. Senza impegno non si va da nessuna parte. A completamento di tutto ciò c’è la sua panchina. Luogo privilegiato per assistere a straordinarie gesta sportive di altrettanti straordinari atleti.
Il lui in questione è Ettore Messina. Coach Messina. Per chi ama il basket non ci sarebbe altro da aggiungere. Per chi ne è a digiuno merita una certa attenzione. La scusa per parlarne è la pubblicazione di un libro. L’effettiva motivazione è la possibilità di condividere una bella storia.
Basket, uomini e altri pianeti di cui lui è l’autore insieme a Flavio Tranquillo (pensieri, parole e voce del basket nazionale ed internazionale, ndr), è il racconto di una stagione esaltante da assistent coach, che Ettore Messina ha avuto modo di vivere sulla panchina di una leggendaria squadra, i Los Angeles Lakers. Ma non solo. Oltre ad essere un diario di un’esperienza sportiva straordinaria è un taccuino sui quali sono stati ben trascritti i sentimenti umani. Euforia. Gioia. Tensioni. Slanci, ma anche paure. Tutto questo avendo tra le mani quel pallone arancione a spicchi e da gestire extraterresti come un certo Kobe Bryant.Ma la storia di coach Messina inizia molto prima. In un tessuto socio-sportivo come poteva essere quello di una Venezia e terraferma degli anni ’70, dove sport era sinonimo di basket e l’atmosfera che si respirava era paragonabile a quella dei campus americani. E’ proprio in questo fermento che il giovane Messina appassionato di pallacanestro ha la fortuna di fare quegli incontri che ti possono cambiare la vita. Come nel suo caso. Allenatori come Renato Vianello prima, Tonino Zorzi dopo lo incoraggiano ad intraprendere un percorso, che forse era già segnato. Ettore Messina è il traghettatore delle varie categorie giovanili di un’epica Reyer. Dopodichè è un susseguirsi di successi. Scudetti, coppe nazionali ed Eurolega. Città come Treviso, Bologna, fino ad arrivare a Mosca, coach Messina lascia un segno per le sue imprese sportive e per la sua dimensione umana.
E’ parlando con lui che si possono apprezzare principi che vanno oltre i confini sportivi. Quando cita termini come equità e correttezza, si capisce che ne parla come valori da applicare universalmente. Quando sottolinea l’importanza di lavorare con persone che si stimano, non è un’affermazione fine a sé stessa. E’ una filosofia comportamentale. Quando parla di meritocrazia, rida concretezza al suo significato.
Con coach Messina non si enunciano solo i nomi dei grandi giocatori internazionali. Si ha la possibilità di confrontarsi sullo scenario di cosa significhi allenare dei bambini. Per un momento rivestendo i suoi panni di padre, racconta di quanto sia difficile allenare le categorie giovanili. Dove si è alla ricerca di bilanciare il desiderio di raggiungere i risultati, del tutto legittimo, con la necessità di far crescere questi ragazzi. Come sportivi. Come uomini.
E non può mancare una disamina sull’attuale stato del basket in Italia. “Fase cruciale”, ma che lascia ben sperare in un positivo destino, vedendo anche i risultati che stanno dando giovani atleti italiani sui parquet più prestigiosi come quello NBA. Ma occorre lavorare incessantemente. Per migliorare. Per attivare quei virtuosi circoli che portano all’eccellenza dell’essere.
Il tema dominante torna ad essere quello. Cercare di dare il massimo come sportivo. Come persona. Nella gioia di condividere i risultati raggiunti.
Sono quasi le 13 ore italiane. Le 16 a Mosca. Coach Messina torna ad allenare il suo CSKA. Gloriosa compagine, con la quale aveva già raccolto importanti risultati prima della parentesi a stelle e strisce. Qui sembra lontano il sole di Los Angeles. Ugualmente però si percepisce un forte calore. E’ quello dell’anima di coach Messina. Dell’uomo Ettore Messina.