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E se non fossimo fatti per fare sempre le stesse cose? In un mondo ideale ognuno dovrebbe essere espressione di ciò che è. Un’applicazione spontanea del proprio talento a mansioni equamente retribuite. Ma non solo. Dovrebbero esserci le condizioni per poter cambiare. Fare ciò per il quale si è portati in quel preciso periodo dove la fiamma della passione non ha eguali. E poi? E poi si continua, per strade attigue, per altre apparentemente diverse, con un bagaglio di esperienza in più e un nuovo tassello evolutivo conquistato.
Lorena Loriato è una di quelle che l’interrogativo se lo è posto e si è pure data delle risposte. Lei che per natura (fortuna) è uno spirito inquieto non si lascia trascinare dalla stagionalità della vita. Quella dove tutto sembra avere una scadenza prefissata. È lei al timone del suo destino. Viaggio avventuroso, non semplice, ma ricco di soddisfazioni.
Ogni rotta è segnata da un elemento di passione. Come la prima, dove è la musica a richiamare la sua attenzione. C’è un diploma per interpreti conseguito e un lavoro da impiegata commerciale a disposizione. Elementi fuorvianti per alcuni, non per lei. Questo perché il luogo di lavoro ha un nome che è già di buon auspicio “New Age”, ma soprattutto perché rappresenta uno dei club musicali più interessanti dal punto di vista di concerti ed eventi sonori. Ed è così che Lorena segue l’amministrazione del locale, ma pure l’ufficio stampa, le relazioni con i media e la gestione dei social network.
Questo lavoro per Lorena rappresenta molto. L’indipendenza economica. Il coronamento di una passione. Poi però dopo dieci anni “tra palco e realtà”, la parte artistica, quella più emozionale viene meno. Ed ecco che entra in gioco la sua voglia di sfida. Cambio di rotta. Cambio di città. Cambio di lavoro. Un’altra fonte di passione: il cibo.
Dalla provincia di Treviso, Lorena sbarca a Londra. A dire il vero il suo è un ritorno in questa città. Un richiamo iniziato con un primo viaggio a sedici anni. Continuato poi con un periodo come ragazza alla pari ed ora ambientazione ideale da un anno a questa parte per questa sua nuova fase di vita. Nel trasloco porta con sé tutto, gatto compreso. Un’unica rinuncia, per la paura di rovinarli, la sua interminabile collezione di CD musicali. Ora non rimane che ricominciare.
Lorena riparte da un corso. L’insegnante è Karen Knowler, la filosofia è quella crudista e per Lorena il raggiungimento di un percorso alimentare sperimentato su sé stessa. Come tutte le situazioni dove l’entusiasmo è il volano degli accadimenti la cosa non finisce lì. Vito Cortese, noto chef crudista italiano cerca collaboratori all’estero che possano rappresentare la cucina italiana gourmet. Lorena si candida, la selezione è difficile, ma lei ce la fa. Diventa l’unica collaboratrice per l’Europa del progetto “Nudo&Crudo”.
Inizia a tenere i suoi corsi. “Mani in pasta” è il loro nome. Il divertimento, l’educazione alimentare e l’apprendimento di tecniche di cucina crudista i suoi elementi basilari. Piccoli gruppi di persone raggruppate in sale sparse per Londra a sperimentare cosa significhi preparare piatti crudisti. Persone differenti tra loro. Da chi non ha mai mangiato piatti crudi a chi ha problemi d’intolleranze, fino ad arrivare a persone che semplicemente vogliono apprendere nuovi piatti. Il clima è quello del gioco. Si parla, si scherza e allo stesso tempo ci si applica. In tutto ciò, c’è la professionalità di Lorena e c’è pure il suo sorriso. Quel sorriso frutto della consapevolezza di fare qualcosa che le piace.
“Il modo di avvicinare la gente a questa cucina è l’immagine”, mi dice Lorena. Sarà per questo che i suoi piatti sono appetibili già nel momento in cui si vedono. Poi c’è il suo approccio, privo di ogni forma di rigidità mentale, che invita le persone a provare, rispettando le singole e diverse emotività.
Oggi Lorena Loriato è un’insegnante di tecniche di cucina crudista. La musica dalla sua vita non è completamente scomparsa. Le capita ancora di organizzare alcuni eventi live. Ma ciò che importa è il suo stato d’animo – “… sono molto contenta, tutto è molto colorato se dovessi descrivere la mia esistenza… negli ultimi anni sono tornata sul palco…”, mi racconta sorridendo. Già è tornata protagonista sul palco della sua vita. Naturalmente non mancano nuovi progetti, così come deve essere. Intanto si appresta a preparare un tiramisù crudo. In sottofondo una musica. Così tanto per non farsi mancare niente.
Arrivederci Lorena, chef crudista a tempo di musica.