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Mentre ripenso alla nostra chiacchierata, me lo immagino lì, dritto in piedi, con lo sguardo verso il mare e il vento che gli aggiusta alla sua maniera i capelli. Chiudendo gli occhi riesco ad associare anche una musica a questa visione. È un fischio. È Jack Johnson con “I Got You”. Non potrebbe essere diversamente, di affinità con lui ce ne sono. Più ripercorro quanto mi ha detto, più mi pervade uno stato di naturale serenità. Sarà merito delle sue parole. Sarà merito della sua storia. Sarà merito del suo essere padre da qualche mese, stato di beatitudine in grado di rimettere al centro la straordinarietà della vita. Comunque sia, Luca Bressan, ha qualcosa di magico da condividere.
Siamo a Fuerteventura. È lì che Luca, insieme alla compagna e al loro piccolo da poco arrivato, stanno vivendo. Ma la storia di Luca inizia molto prima e addirittura in luoghi che poco hanno a che vedere con il mare. Il contesto è quello alpino, e sulla fresca neve, Luca scivola con la sua tavola da snowboard insieme agli amici. Si diverte. Si entusiasma. Ma nell’animo di Luca c’è anche una parte più razionale, forse meglio dire progettuale. Infatti lui è un designer. È un designer di progetti industriali articolati. Perché non abbinare queste sue competenze alla sua passione per lo snow? Detto fatto. Realizza una prima tavola per sé, poi per qualche amico ed ancora per qualche amico di un suo amico. C’è una particolarità però nelle tavole che Luca realizza. Lui che soffre d’asma capisce subito che ciò che costruisce deve essere il più naturale possibile. Niente resine che inquinino. Niente poliuretano che emani polveri di vetro.
È un successo. È a questo punto che Luca decide di provarci anche con il mare. Inizia la sua sfida con le onde e il vento. Parte da Jesolo e da lì fa un po’ il giro del mondo. Portogallo, Spagna, Francia, Brasile e Maldive. Fisicamente il mare è più impegnativo dell’altitudine delle montagne. Ma la vera sfida di Luca è un’altra. È quella di realizzare una tavola da surf tutta al naturale. Luca mette insieme la tecnologia e la precisione delle macchine a controllo numerico con l’artigianalità del lavorare il legno. Individua un metodo unico, dove il legno è la materia prima e dove non c’è spazio per le fibre di vetro. Affina la tecnica che aveva utilizzato per le tavole da snow. Inizia a farle provare a diversi surfisti. Le risposte sono entusiasmanti. Le sue tavole non si deformano con l’acqua. Raggiungono elevati livelli di stabilità. Allo stesso tempo con il passare del tempo “prendono carattere”. È come se acquisissero una propria personalità, data dal suo utilizzatore e dai dialoghi scambiati con il mare.
Sport, design e natura. In queste parole si racchiude ciò che Luca Bressan sta portando avanti. C’è la passione per discipline sportive impegnative e dove non si smette mai d’imparare. C’è una progettazione applicata a qualcosa che sente suo. C’è soprattutto un’etica ed un rispetto per ciò che di maggior valore abbiamo: la salute, quella nostra e quella dell’ambiente che ci circonda. Cose mai scontate. Anzi aspetti che vanno ripetutamente sottolineati.
I risultati ottenuti da Luca sono il frutto di un percorso lungo e tortuoso, dove nulla è lasciato al caso. Ci sono delle scelte ben precise. Ci sono dei rischi d’affrontare. Il parallelismo tra ciò che fa e proprio il surf, è notevole. Le onde sono il suo entusiasmo. Il vento il suo talento. Concentrazione per ciò che si fa e allo stesso tempo gioia per ciò che si riesce ad ottenere. Forse per tutto questo e per quello che è Luca, nella sua interezza, il suo sogno può diventare realtà. Nato a Milano, approdato a Roma e vissuto in quella Valdobbiadene, terra del Prosecco che sta facendo innamorare gli stranieri, Luca è pronto per un nuovo capitolo della sua storia. La prossima tappa potrebbe essere proprio la California e una volta oltrepassato l’oceano le sue tavole da surf avrebbero un nuovo mercato. Insomma, Luca ha tutte le carte in regola. Potrebbe essere proprio lui l’italiano che vende le tavole da surf agli americani, magari partendo da Jack Johnson, perché no?